Scopri il nostro territorio

Alle pendici della riserva naturale del monte San Calogero

Monte San Calogero geologicamente è una grossa porzione di crosta terrestre piegata dalle forze tettoniche che la fanno emergere. Più che un monte sarebbe più corretto chiamarlo "Sistema montuoso del San Calogero" perchè si presenta come un poderoso massiccio costituito da calcari e dolomie, originatesi dal Mesozoico in poi, da strati silicei e dal cosiddetto flysh numidico (di natura sedimentaria). Esso abbraccia una bella fetta di territorio, confinando con la Valle del Torto e le Madonie.

Il paesaggio, così vario ed accidentato dal punto di vista geomorfologico, presenta diversi tipi di ambienti naturali: quello rupestre, la boscaglia, la gariga e la prateria.
Le condizioni di vita dell’ambiente rupestre consentono l’insediamento a specie erbacee o cespugliose spesso endemiche a vari livelli: qui vivono il cavolo rupestre, l’euforbia di Bivona-Bernardi, la stellina di Sicilia, il litospermo a foglie di rosmarino, il garofano rupestre, la camomilla di Cupane, la bocca di leone siciliana, l’iberide rifiorente ed altre piante.

In tutta la zona è presente un’ importante presenza di alberi d’ulivo secolari che donano da sempre un’ interessante produzione di olio di alta qualità, anche grazie alla presenza di venti che arrivano sia dal mare che dalla montagna.

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Monte San Calogero geologicamente è una grossa porzione di crosta terrestre piegata dalle forze tettoniche che la fanno emergere. Più che un monte sarebbe più corretto chiamarlo "Sistema montuoso del San Calogero" perchè si presenta come un poderoso massiccio costituito da calcari e dolomie, originatesi dal Mesozoico in poi, da strati silicei e dal cosiddetto flysh numidico (di natura sedimentaria). Esso abbraccia una bella fetta di territorio, confinando con la Valle del Torto e le Madonie.

Il paesaggio, così vario ed accidentato dal punto di vista geomorfologico, presenta diversi tipi di ambienti naturali: quello rupestre, la boscaglia, la gariga e la prateria.
Le condizioni di vita dell’ambiente rupestre consentono l’insediamento a specie erbacee o cespugliose spesso endemiche a vari livelli: qui vivono il cavolo rupestre, l’euforbia di Bivona-Bernardi, la stellina di Sicilia, il litospermo a foglie di rosmarino, il garofano rupestre, la camomilla di Cupane, la bocca di leone siciliana, l’iberide rifiorente ed altre piante.

In tutta la zona è presente un’ importante presenza di alberi d’ulivo secolari che donano da sempre un’ interessante produzione di olio di alta qualità, anche grazie alla presenza di venti che arrivano sia dal mare che dalla montagna.